Pubblicato il Lascia un commento

Il pesce rosso: questo sconosciuto

I pesci rossi fanno parte della famiglia dei Ciprinidi e sono stati allevati come pesci da acquario per oltre mille anni, durante i quali sono emerse numerose sottospecie. Il nome “pesce rosso” può risultare fuorviante, poiché questi pesci presentano una vasta gamma di colori, non solo il classico rossastro-arancione. Inoltre, esistono vari tipi di pesci rossi che differiscono per forma delle pinne e della coda.

Tutte le varietà di pesci rossi conosciute sono specie da acquario. Questi pesci, noti per la loro robustezza e facilità di cura, venivano inizialmente allevati negli stagni. In Cina erano già allevati oltre mille anni fa e, dopo la carpa Koi, rappresentano la seconda specie di pesce più antica al mondo.

Non sorprende, quindi, che oggi esistano così tanti allevamenti di pesci rossi; solo in Cina se ne conoscono oltre 400 specie. Tra le tante varietà, sicuramente, quella con pinne a velo (simbolo di fortuna e prosperità) è una delle più ricercate ed ha origine in Cina e Giappone.

In passato si riteneva che il predecessore del pesce rosso fosse il Carassio comune, ma recenti studi hanno smentito questa ipotesi. In commercio, il nome più utilizzato per questi pesci è “Carassius auratus”.

Nonostante siano considerati robusti, è fondamentale prendersi cura dei pesci rossi in modo adeguato. Per garantire il loro benessere, è necessario un acquario domestico di dimensioni appropriate. Le piccole bocce, popolari per decenni, sono del tutto inadeguate e spesso portano rapidamente alla morte del pesce, oltre ad essere vietate da anni in molti paesi. Queste bocce limitano il loro bisogno di movimento e la qualità dell’acqua e il contenuto di ossigeno sono spesso insufficienti.

A seconda della varietà, i pesci rossi possono crescere fino a 35-40 cm, mentre molte altre specie da acquario raggiungono solo i 20-25 cm. Perciò, chi possiede pesci rossi deve munirsi di una vasca di dimensioni adeguate. In generale, un singolo pesce rosso richiede una vasca con una capacità minima di 55 litri. Per ogni pesce aggiuntivo, è necessario aggiungere ulteriori 38 litri.

Alcune specie raggiungono dimensioni tali da poter prosperare solo in laghetti. Per garantire la loro sopravvivenza in inverno, il laghetto deve avere una profondità minima di 1,5 metri. Se il laghetto è meno profondo, durante i mesi più freddi è fondamentale trasferire i pesci in acquari con acqua fredda, la cui gestione può essere complessa. Informati sulle esigenze specifiche di ogni varietà.

In generale, la cura dei pesci rossi è piuttosto semplice. Non è necessario riscaldare l’acqua: è sufficiente che la temperatura ambiente sia compresa tra 12 e 23 °C.

Per assicurare un’alta qualità dell’acqua, è essenziale un sistema di filtrazione adeguato alle dimensioni, dotato di funzioni meccaniche e biologiche.

Per i pesci rossi, le piante da acquario non sono essenziali e potrebbero persino essere mangiate. Per decorare la vasca, opta per piante artificiali o mini paesaggi in pietra. Assicurati che questi oggetti non abbiano bordi taglienti che possano ferire i pesci. Evita di sovraccaricare l’acquario con troppe decorazioni, lasciando spazio sufficiente per il nuoto. Posiziona le piante solo sui bordi e aggiungi ghiaia sul fondo dell’acquario. Durante l’allestimento dell’acquario o l’aggiunta di piante e decorazioni, disinfetta tutto accuratamente.

Prima di introdurre i pesci in vasca e durante la loro permanenza, è fondamentale testare l’acqua. Elevati livelli di cloro, ammoniaca e nitrati possono risultare mortali per i pesci.

Una corretta alimentazione è essenziale per la salute dei pesci rossi. Poiché non sanno autoregolarsi, è cruciale dosare la giusta quantità di mangime, magari utilizzando un distributore automatico. Assicurati di fornire solo ciò che possono consumare in un minuto. L’eccesso di cibo, soprattutto se di bassa qualità, può causare obesità e problemi al fegato. È preferibile somministrare piccole quantità di cibo più volte al giorno piuttosto che una grande quantità in una sola volta.

Come tutti gli animali, anche i pesci rossi apprezzano una dieta variata. È essenziale che il cibo sia sempre di qualità eccellente. Una volta a settimana è opportuno somministrare al posto del cibo qualche pisello sbollentato.

Per evitare che i pesci ingeriscano troppa aria durante i pasti, lascia in ammollo il mangime galleggiante per alcuni secondi prima di somministrarlo. Anche il mangime liofilizzato dovrebbe essere ammorbidito in una tazza con l’acqua dell’acquario per evitare che si espanda nello stomaco dei pesci. Con le giuste attenzioni, i pesci rossi in acquario possono vivere oltre 20 anni, diventando veri e propri compagni di una vita. Per raggiungere questo traguardo, è essenziale disporre di un acquario adeguato e dedicare cure regolari ai pesci, prevenendo malattie come i funghi. Sebbene il sistema immunitario del pesce rosso sia robusto, può ammalarsi a causa di circostanze sfavorevoli e in oltre il 50% dei casi non c’è rimedio. Prendersi cura quotidianamente dell’acquario e dei suoi abitanti è quindi cruciale per garantire una vita lunga e sana ai tuoi pesci.

Con le cure adeguate, i pesci rossi in acquario possono vivere oltre 20 anni, diventando così compagni di vita duraturi. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale disporre di un acquario appropriato e dedicare regolare attenzione ai pesci, prevenendo così malattie come le infezioni fungine.

L’allestimento di un nuovo acquario è un momento cruciale, poiché si sta creando un ecosistema. Per questo motivo, è importante non introdurre i pesci rossi troppo presto in una vasca appena allestita.

Anche se non dovrebbe succedere, i pesci rossi potrebbero essere malati già al momento dell’acquisto. Infatti, se si aggiungono nuovi pesci a una comunità preesistente, bisogna lasciarli in quarantena per almeno quattro settimane. Se durante questo periodo non si manifestano malattie, possono essere introdotti nella vasca con gli altri pesci. Inoltre, inizialmente è necessario cambiare solo una parte dell’acqua, per consentire al sistema immunitario di tutti i pesci di adattarsi.

Il pesce rosso, in tutte le sue varianti, è uno degli animali domestici più comuni. Oggigiorno, questi pesci non provengono solo dalle regioni originarie del sud e dell’est asiatico, ma anche da grandi allevamenti in Italia, Florida e Israele. Per garantire esemplari sani, ci affidiamo a sicuri allevamenti italiani che offrono solide garanzie.

Durante l’acquisto, valuta attentamente lo stato dei pesci e delle vasche nel negozio. Dedica qualche minuto a osservare il pesce di tuo interesse, assicurandoti che abbia un aspetto sano e colori brillanti. Scegli esemplari che nuotano con energia, mostrano un buon appetito, espandono bene le pinne e hanno una pelle in ottime condizioni. Chiedi consiglio su un buon mangime e, se le condizioni della tua vasca sono ottimali, il tuo pesce rosso si inserirà senza problemi nel tuo acquario e si integrerà con gli altri pesci esistenti.

Pubblicato il 1 commento

Perchè i pesci si scolorano o nuotano a scatti?

Anche i pesci più colorati e variopinti possono improvvisamente perdere il loro colore o iniziare a muoversi a scatti

Quando i pesci mostrano movimenti anomali e nuotano con scatti irregolari, è probabile che ci sia un’intossicazione da ammoniaca in corso nella vasca. È essenziale intervenire immediatamente.

Dopo un’analisi accurata dell’acqua, è essenziale verificare subito l’intero sistema di filtraggio, assicurarsi che non ci siano esemplari morti in acquario e controllare il corretto funzionamento della pompa, effettuando eventualmente la manutenzione e rimuovendo lo sporco accumulato.

Quando si registra un picco di ammoniaca, significa che vi sono troppe sostanze organiche in eccesso nell’acqua, che la rendono impura. Di conseguenza, i nostri pesci inizieranno a nuotare in modo irregolare.
Con pazienza, effettuiamo immediatamente un abbondante cambio parziale dell’acqua e ripristiniamo la flora batterica.

Quando i pesci perdono i loro colori vivaci, significa che il valore del pH dell’acqua non è adeguato per quella specie. Il pH potrebbe essere troppo alto o troppo basso.

Per la maggior parte dei pesci, il pH deve rimanere neutro (pH 7) e non scendere sotto questo valore (acido) o salire sopra (basico). Valori estremi possono essere addirittura letali in alcuni casi, ma in genere causano una sbiaditura naturale nei pesci.

A proposito di valori, quando si acquistano pesci in negozio, è importante osservarli attentamente prima di sceglierli. Chiedere sempre al negoziante se sono compatibili con quelli già presenti nel tuo acquario e se i valori dell’acqua sono ideali per loro. Una volta scelti e imbustati, portarli a casa e procedere a metterli nell’acquario. Esistono vari metodi di acclimatamento, ma è fondamentale evitare eccessivo stress, permettendo ai pesci di tranquillizzarsi e adattarsi ai valori dell’acqua dell’acquario. Questa operazione è preferibile farla a luci spente, accendendole solo dopo qualche ora per ammirare i nuovi arrivati.

Pubblicato il Lascia un commento

Guppy: Il Pesce Milione dell’America Latina

La Poecilia reticulata, comunemente nota come Guppy o pesce milione, è originaria del Sud e Centro America. Questo piccolo pesce si distingue per le sue pinne dai colori vivaci e variopinti. L’introduzione in Europa si deve al dottor Robert Guppy, che importò i primi esemplari dall’America Centrale. Amatissimo dagli appassionati di acquariofilia, il guppy riveste anche un’importante funzione sanitaria. Grazie alla sua eccellente capacità di adattamento e alla sua predilezione per le larve di zanzara, il guppy, ancora oggi, contribuisce alla lotta contro la malaria in numerosi paesi.

Il Guppy è un pesce di piccola taglia che, una volta adulto, misura circa 3 cm nel caso del maschio e 6 cm nel caso della femmina. La bocca è piccola e rivolta verso l’alto, caratteristica che lo rende un pesce d’acqua bassa o media.

La caratteristica più distintiva di questo pesce sono le sue pinne, particolarmente nel maschio. Le pinne dorsale e caudale sono molto ampie, dai colori vivaci e variegati. La coda può assumere diverse forme: triangolare, a ventaglio, a delta, e altre ancora.

Il corpo del maschio è multicolore, mentre le femmine presentano solitamente una colorazione più opaca.

Il dimorfismo sessuale è molto evidente: il maschio ha una colorazione più vivace rispetto alla femmina, una coda più sviluppata e la pinna anale trasformata in organo sessuale (gonopodio). La femmina, di dimensioni maggiori, è solitamente di colore bianco argenteo uniforme o giallo chiaro.

Amichevole, socievole e pacifico ama vivere in gruppo e si consiglia di avere almeno due femmine per ogni maschio. È molto attivo e ama nuotare per tutto l’acquario. Facile da allevare, si adatta bene a vari ambienti, anche se preferisce convivere con specie di piccole dimensioni.

Onnivoro, predilige prede vive ma si adatta facilmente a scaglie e cibo congelato. Nel suo habitat naturale si nutre di larve di zanzara. Una dieta varia rende il suo aspetto più colorato e le pinne più sane.

È una specie di pesce estremamente prolifica, nota per la facilità con cui si riproduce in cattività. La femmina può generare fino a 50 piccoli al mese, che crescono rapidamente.

Allevare il guppy è facile grazie alla sua robustezza e resistenza, ma ciò non significa che la sua cura possa essere trascurata. Si adatta bene a qualsiasi tipo di acquario, sia di comunità che specifico, anche se è preferibile un acquario spazioso in cui possa nuotare liberamente. Tollera diverse condizioni dell’acqua, ma predilige acque da semidure a dure con pH neutro o leggermente alcalino e una temperatura di 25ºC.